Brescia, bilancio, Tu e rifiuti in Consiglio

Approvato l'ultimo documento finanziario dell'amministrazione Del Bono. Piano per valutare il termovalorizzatore. "Sconti" a Tari.

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(red.) Mercoledì 20 dicembre il Consiglio comunale di Brescia ha approvato l’ultimo bilancio di stagione dell’amministrazione del sindaco Emilio Del Bono, prima delle elezioni del 2018. La seduta, anticipata da una protesta in coro del Comitato contro le nocività per i lavori al Parco delle Cave, si è concentrata e animata soprattutto sul termovalorizzatore e sulla raccolta dei rifiuti. Per quanto riguarda l’impianto di via Codignole, c’è chi chiede la chiusura della terza linea e chi addirittura l’intera attività. Su questo fronte il primo cittadino ha annunciato che è pronto il piano sviluppato dall’università di Brescia e dal Politecnico di Milano sul fabbisogno energetico della città.

In pratica, capire come all’ombra della Loggia si possa garantire l’energia per il riscaldamento e raffrescamento senza l’eventuale “inceneritore”. Il tutto sarà affrontato in giunta e poi presentato ai cittadini, ma si parla di diversi possibili scenari, dalla chiusura della sola terza linea, alla dismissione totale, impiegando il solare termico e sfruttare le acciaierie che possono confluire la quota di calore in eccesso nella rete di distribuzione. Poi sarà A2a a valutare e mettere in campo gli indirizzi. Sul tema dei rifiuti, le critiche hanno riguardato la raccolta differenziata, di cui il nuovo sistema (calotte e porta a porta) è stato introdotto nel 2015.

Le minoranze hanno definito “mancetta elettorale” i 2 euro di sconto sulla Tari che i cittadini avranno. E il fatto che la tariffa puntuale (paghi quanto consumi) non sia stata ancora introdotta. In ogni caso, chiudendo il bilancio, l’assessore Paolo Panteghini ha parlato di “missione compiuta”. Sempre Brescia ha approvato un regolamento che non consente l’uso di spazi pubblici ai movimenti e partiti che si richiamano a idee di estrema destra e fasciste. Una situazione allertata anche dal nuovo direttivo dell’Anpi (associazione dei partigiani) e che ha visto mercoledì l’approvazione di una delibera simile, per quanto riguarda la provincia, anche a Sarezzo.

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