Ubi Banca si cambia, basta governence duale

La commissione del consiglio di gestione ha spiegato come ormai, dopo i cambiamenti dell'azienda, sia necessario passare a una gestione monistica del gruppo.

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    (red.) Il Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca ha approvato le linee guida di revisione della governance elaborate dalla “Commissione Governance”, organismo interno allo stesso CdS, istituito lo scorso giugno.
    Il Gruppo UBI è stato costituito nel 2007 sulla base di tre pilastri, la forma cooperativa, il modello federale e la governance duale.
    Nell’ultimo triennio, il Gruppo ha realizzato un importante percorso societario, modificando progressivamente gli elementi fondanti (forma cooperativa e modello federale), pur preservando la componente virtuosa del legame con i territori di tradizionale riferimento e con i diversi stakeholders:
    trasformazione in Società per Azioni e riduzione da 34 a 22 del numero dei Consiglieri fusione per incorporazione in UBI Banca delle sette banche territoriali, come da progetto Banca Unica (Assemblea ottobre 2016) e di due delle 3 banche acquisite nel maggio 2017 (ottobre e novembre 2017) progressiva semplificazione del perimetro societario del Gruppo, con una riduzione molto significativa, di oltre il 70%, delle Società controllate e del numero degli Amministratori dal 2007 ad oggi.
    Si è quindi resa opportuna una valutazione anche del terzo elemento fondante, il modello dualistico adottato dal Gruppo nel 2007, per verificarne la rispondenza ai nuovi assetti societari e organizzativi.

    La Commissione Governance, presieduta dal Presidente del Consiglio di Sorveglianza, Andrea Moltrasio, e composta dal Vice Presidente Vicario, Mario Cera, dai due Vice Presidenti, Pietro Gussalli Beretta e Armando Santus, e dal Presidente del Comitato per il Controllo Interno, Giovanni Fiori, ha approfondito i profili teorici e giuridici della normativa generale e di settore, esaminando anche le esperienze più rappresentative sia a livello nazionale, sia internazionale, studiando le soluzioni più adeguate per il Gruppo UBI.

    Le linee guida approvate prevedono l’adozione del modello di governance monistico, che risulta maggiormente riconoscibile data l’ampia diffusione a livello internazionale e più efficiente sotto l’aspetto organizzativo, in grado, inoltre, di mantenere una forte focalizzazione sulla funzione di Controllo, collocata all’interno del Consiglio, con la conseguente partecipazione all’assunzione di decisioni strategiche (come nel Consiglio di Sorveglianza attuale) e alla gestione dell’azienda.
    e si declinerebbe in consiglio di amministrazione composto da 15 membri
    al suo interno, Comitato per il Controllo sulla Gestione composto da 5 membri
    due terzi (2/3) di consiglieri indipendenti; un sistema di nomina dei Consigli in continuità con quello attuale: Consiglieri tratti dalle prime due liste con soglie percentuali per la definizione del numero di Consiglieri di minoranza fino a un massimo di 3.

    Le linee guida sono state trasmesse al Consiglio di Gestione che dovrà definire una proposta di modifica statutaria da approvare da parte del Consiglio di Sorveglianza. Il Progetto con il nuovo Statuto sarà sottoposto alle Autorità competenti per la loro valutazione, per essere poi presentato per l’approvazione dell’Assemblea straordinaria dei Soci.
    Il Consiglio di Sorveglianza ritiene che il processo sopra descritto, oltre alla successiva revisione delle Policy e delle procedure interne, potrà concludersi entro l’Assemblea del 2019 che procederà alla nomina dei Consiglieri per il prossimo mandato triennale.

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