Tav Bs-Vr, Corte dei Conti rinvia materiale al Mef

Documentazione incompleta. Così la magistratura contabile non ha firmato il progetto finale approvato dal Cipe. I tempi dei cantieri così si allungano.

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(red.) Nuovo intoppo per l’apertura dei cantieri dell’alta velocità ferroviaria Brescia-Verona che era prevista all’inizio di gennaio 2018 e per un importo di quasi 2,5 miliardi di euro. Secondo quanto risulta a Bresciaoggi che cita fonti da Roma, la Corte dei Conti non ha timbrato il progetto definitivo ed esecutivo approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). Il motivo? La documentazione non sarebbe completa.

Quindi ora il Ministero dell’Economia e Finanze dovrà valutare le osservazioni arrivate dalla magistratura contabile, risolvere i problemi e rispedire alla Corte il materiale. Subito dopo serviranno altri due mesi per valutare che il plico, stavolta, sia corretto per poter mettere la firma. Di conseguenza, non incide in sé sull’opera, che sarà realizzata, nonostante i pareri contrari dei comitati, ma sui tempi di apertura dei cantieri a partire da Lonato e Desenzano. Per forza di cose dovranno slittare anche gli espropri, oltre 400, tra i due paesi gardesani, oltre a Calcinato e Pozzolengo.

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