Frode fiscale da 50 milioni, cinque in carcere

Quattro imprenditori bresciani e un commercialista bergamasco in manette per bancarotta e aver sottratto denaro al Fisco attraverso società ad hoc.

Più informazioni su

    (red.) Quattro imprenditori bresciani e un commercialista bergamasco sono finiti in carcere lunedì 4 dicembre per opera degli agenti del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Brescia su disposizione della procura. Il magistrato Sandro Raimondi, infatti, ha chiesto e ottenuto dal giudice la firma sulle misure di custodia cautelare a carico dei cinque con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e alla frode fiscale.

    Oltre alle manette, le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni mobili e immobili e conti bancari riconducibili ai cinque per 50 milioni di euro, stesso importo che sarebbe stato sottratto al Fisco dalla presunta associazione criminale. I quattro imprenditori bresciani, tra cui alcuni sono già indagati per corruzione in un’altra inchiesta dell’Agenzia delle Entrate, operano in generale nel commercio e nella lavorazione di materie plastiche e metalli ferrosi. Il meccanismo, secondo gli inquirenti, era molto semplice e collaudato. Sfruttando la competenza del commercialista, i quattro costituivano società che riempivano di denaro facendo emettere fatture false per operazioni inesistenti.

    Poi ritiravano il denaro e facevano fallire la realtà economica per destinare le risorse su nuove entità. La vita di queste società, infatti, era brevissima e l’associazione pensava di non finire nei radar della Finanza. Invece gli investigatori hanno scoperto ingenti somme di denaro rubate al Fisco, ma anche ai creditori delle società finite in fallimento. Nella giornata di lunedì, oltre alle manette, i militari hanno anche raggiunto gli uffici e le abitazioni di altri imprenditori per cercare documenti che potessero collegarsi a quell’attività criminosa. Nel carcere di Bergamo e Brescia, dove i cinque si trovano, giovedì 7 dicembre il giudice farà visita per gli interrogatori di convalida.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.