Banche Brescia e Montichiari: due arresti

74 mila euro nel colpo fruttato in via Piave, altri 16 mila nella bassa. Ma anche a Bergamo e nord Italia. Chiudevano dipendenti e clienti in sgabuzzini.

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    (red.) I carabinieri della compagnia di Brescia hanno messo a segno un’operazione nelle ore precedenti a sabato 2 dicembre, portando all’arresto di due persone. Sono un 42enne catanese già noto alle forze dell’ordine e un 29enne marocchino, che era incensurato, entrambi residenti a Verona. Secondo gli inquirenti che hanno svolto le indagini, sarebbero loro gli autori di diverse rapine, di cui due avvenute nel bresciano, ai danni delle banche.

    Il loro modus operandi era sempre lo stesso: facevano irruzione negli istituti di credito, attendevano che la cassaforte a tempo fosse aperta e chiudevano i direttori, dipendenti ed eventuali clienti in uno sgabuzzino, per poi mettere mano sul denaro e darsi alla fuga. Così avrebbero agito nella rapina alla Banca Popolare di Sondrio di viale Piave a Brescia nel maggio 2017 e quella di Montichiari, ma anche nella bergamasca e probabilmente in altre zone del nord Italia. Le forze dell’ordine hanno usato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza delle varie filiali, le testimonianze dei clienti e delle persone all’esterno delle banche e i dati delle targhe “letti” dalle telecamere lungo le strade per arrivare alla coppia di malviventi.

    Nel colpo del maggio 2017 in viale Piave i due malviventi erano riusciti a portare via 74 mila euro e in quello di Montichiari circa 16 mila euro. Si è anche verificato che i due non disdegnavano di puntare i coltelli alla gola dei direttori di banca per essere ancora più “persuasivi” nel loro intento. Dopo mesi di attività investigativa, il materiale raccolto dalla procura di Brescia ha consentito di identificare i due che si sono visti notificare un’ordinanza di custodia cautelare. Entrambi sono accusati di rapina, sequestro di persona, ricettazione e porto ingiustificato di armi.

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