Terrorismo, Abboubi a processo. Morto?

Il 25enne era stato arrestato nel 2013 a Vobarno, poi scarcerato e partito per la Siria. E' imputato, ma potrebbe essere deceduto al fianco dell'Isis.

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(red.) Martedì 28 novembre il tribunale di Brescia ha ospitato l’udienza preliminare che vede alla sbarra, entrambi per terrorismo, il 25enne Anas El Abboubi e l’amico coetaneo Radi Hassan, che attualmente abita a Nozza di Vestone. Per i due è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero Carlo Nocerino e proprio per i loro comportamenti di addestramento per entrare a far parte dell’Isis. La posizione prevalente e dominante è quella di Abboubi, che venne arrestato nel 2013 a Vobarno, dove risiede la sua famiglia.

Ma in seguito venne scarcerato dal tribunale del Riesame, con l’opposizione della procura in Cassazione, il rigetto dell’istanza e quindi la libertà per il giovane. Che in seguito, con un volo dalla Malpensa, era partito verso la Siria. Il problema è che risulta latitante proprio da quel periodo, tanto che i genitori non hanno contatti del ragazzo dal 2014. In quell’anno e per l’ultima volta il cellulare del 25enne aveva agganciato le celle della Turchia e Siria. Infatti, gli stessi familiari ritengono che Anas sia morto nelle battaglie al fianco dell’Isis.

Nonostante questo e senza alcuna prova del fatto che sia realmente deceduto, resta imputato al tribunale di Brescia. L’udienza è stata aggiornata al 3 aprile quando l’altro presunto terrorista, Radi Hassan, sarà giudicato con rito abbreviato. Per Abboubi, invece, i legali chiederanno il non luogo a procedere dopo che anche la Cassazione aveva liberato il giovane per la mancanza di prove. Se nei quattro mesi successivi, fino ad aprile, dovesse essere confermata la morte di Anas, gli avvocati chiederanno di non procedere proprio per il decesso.

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