Calvisano, 33enne ludopatico scappa di casa

Stefano Marini, padre di una bimba di 2 anni e mezzo, si è allontanato sabato senza più rientrare. Soffre di una malattia dall'abuso di gioco d'azzardo.

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    (red.) Serpeggiano apprensione, angoscia e paura a Calvisano, nel bresciano, da dove un uomo di 33 anni, Stefano Marini, padre di una bambina di 2 anni e mezzo, si è allontanato da casa sabato 18 novembre per poi non più ritornare. Lo scomparso è affetto dalla ludopatia, una malattia da gioco d’azzardo che porta ad avere comportamenti particolari, fino anche agli allontanamenti. Tanto che il 33enne, conoscendo la propria condizione di salute, aveva iniziato una terapia di cure.

    All’ora di pranzo di sabato aveva avvisato i genitori del fatto di non poter mangiare perché aveva rivelato di essere stato chiamato in azienda a Castiglione delle Stiviere, nel mantovano. Ma non era vero, tanto che Stefano aveva poi preso il bancomat della compagna effettuando due prelievi di circa 400 euro in totale e in pochi minuti. La notte stessa i carabinieri lo avevano individuato mentre dormiva sulla sua auto, una Lancia Delta, in un parcheggio a Marone, sul lago d’Iseo. Tuttavia, perquisito e senza rilevare nulla di particolare, i militari lo avevano lasciato andare, anche perché la denuncia era arrivata solo la mattina successiva.

    I genitori avevano cercato in tutti i modi di contattare il figlio e convincerlo a farlo rientrare a casa, ma senza risultato. Fino a quando domenica lo stesso 33enne aveva scritto a loro e alla compagna dicendo che era “meglio se non tornava a casa”. Durante la notte era poi stato ospitato da un amico che ha tentato di dissuaderlo da quella scomparsa e lunedì di prima mattina era sparito. L’uomo al momento della scomparsa indossava una felpa e pantaloni verdi. La famiglia si è anche rivolta ai social network e al programma “Chi l’ha visto?”, oltre ovviamente ai carabinieri. Si è mosso anche il Comune attraverso il sindaco Cristina Tedaldi per dare assistenza.

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