Eredità Bs Musei, opere Romeda in Castello?

La Fondazione è destinataria di un lascito dell'artista di Sale Marasino morto a febbraio: 300 lavori, una villa in Costa Azzurra e 5 milioni di euro.

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(red.) E’ un “regalo” inaspettato per Brescia città e la Fondazione Brescia Musei. Si tratta di una parte dell’eredità che l’artista bresciano, di Sale Marasino, Bruno Romeda ha deciso di donare dopo la sua scomparsa a febbraio in Francia. Del lascito fanno parte una villa in Costa Azzurra, proprio nel paese transalpino, 300 opere d’arte e circa 5 milioni di euro. Quanto indicato nel testamento dal compianto artista che si è distinto soprattutto in Francia e negli Stati Uniti, ha smosso subito la Fondazione che gestisce musei e monumenti cittadini.

Tanto che il presidente Massimo Minini propone di mettere in mostra le opere di Romeda in uno spazio ricavato all’interno del Castello, per esempio tra le stanze del trenino che potrebbe avere una nuova destinazione. In questo modo, secondo la volontà di Minini, il maniero cittadino potrebbe dare spazio a un museo di arte moderna e contemporanea, l’unico mancante in città. In ogni caso si valutano anche il palazzo Maggi-Gambara oppure il palazzo Avogadro di corsetto Sant’Agata, ma ci vorrebbero milioni di euro per riqualificarli.

I 5 milioni di euro di eredità, invece, saranno spesi per valorizzare l’arte proprio di Romeda. Minini intende imprimere la marcia su questa direzione, ma sono attese le riunioni del Consiglio di amministrazione dei mesi successivi. Anche perché, nel caso, si dovrà trovare un’intesa con il Comune se le opere dovessero avere una sistemazione diversa dal Castello. Nel frattempo, lo stesso presidente ha annunciato che a maggio, prima delle elezioni amministrative del 2018, rassegnerà le proprie dimissioni con il Cda nelle mani del sindaco Emilio Del Bono.

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