Brescia, ecco il nuovo piano di protezione civile

Per la prima volta inserita anche la metropolitana come possibile oggetto di calamità o attacchi. E in caso di terremoti, 130 forniranno i primi danni.

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    (red.) Venerdì 17 novembre in commissione Ambiente a palazzo Loggia a Brescia, il presidente Marco Pozzi e l’assessore Gianluigi Fondra hanno presentato il nuovo piano comunale sull’emergenza di Protezione civile. Si tratta di un documento importante che specifica cosa fare, chi deve muoversi e dove rifugiarsi nel momento in cui ci fossero delle calamità naturali, ma anche situazioni particolari come attentati terroristici. Il piano realizzato dall’ingegnere Ruggero Bontempi aggiorna quello precedente che risale al 2007. Una delle novità è che Brescia negli ultimi dieci anni è stata inserita in una zona considerata più a rischio sismico.

    Inoltre, sarà allestita nel comando della polizia in via Donegani l’unità di crisi locale in casi di emergenza. Individuati 61 edifici ritenuti strategici, così come 559 edifici considerati vulnerabili. Una delle maggiori novità riguarda anche la prevenzione e come agire in casi di eventi all’interno della metropolitana, tanto che nel 2018 dovrebbe essere organizzata un’esercitazione. Del nuovo piano fanno parte le associazioni di volontariato, ma in caso di terremoti si muoveranno anche 130 tra cittadini e volontari. Si occuperanno direttamente di dare le informazioni più urgenti e di primo impatto dai vari quartieri in caso di sisma.

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