Morto 22enne al Civile, non sarebbe meningite

Sospesa la profilassi dopo che il ceppo che ha ucciso Gianluca Testaverde in 24 ore si è scoperto non essere contagioso. Venerdì ci saranno altri esami.

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    (red.) Il ragazzo di 22 anni, Gianluca Testaverde, morto mercoledì pomeriggio 8 novembre nel reparto di Rianimazione all’ospedale Civile di Brescia e dopo nemmeno 24 ore dal suo ricovero, non sarebbe deceduto per meningite. Lo dicono i primi accertamenti svolti nel corso di tutta la giornata di giovedì da parte dei medici della struttura cittadina. Tuttavia, per dare una diagnosi definitiva si attende un esame particolare sul liquor spinale e che sarà eseguito venerdì.

    Che non si sarebbe trattata di una forma di meningite da virus meningococco o pneumococco contagiosa era già emerso giovedì pomeriggio nei primi test, tanto che la profilassi disposta dall’Ats sui familiari, amici e colleghi universitari del giovane era stata sospesa. Gianluca era stato condotto in pronto soccorso martedì pomeriggio a causa di una febbre molto alta, mal di testa e dolori alla schiena trattati con una tachipirina. Ma poi la situazione si era aggravata portando i familiari a ricoverarlo in Rianimazione al Civile. Tuttavia, trascorso meno di un giorno, sul 22enne sono comparse delle macchie fino a un arresto cardiaco che lo ha stroncato.

    Il quadro della vicenda è molto rapido e non richiede particolari indagini, tanto che il funerale per il giovane è già stato fissato a sabato 11 novembre alle 10,30 nella chiesa di San Bartolomeo, in città, dove Gianluca abitava con il padre, una sorella e un fratello. E’ mesto il pellegrinaggio di chi conosceva il 22enne verso la camera ardente allestita al Civile, compresi i colleghi studenti della facoltà di Ingegneria dell’università bresciana in via Branze. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Ezio Belleri ha sottolineato che solo venerdì si avranno dei risultati sul nuovo test approfondito e per confermare, come sembra, che non sia stata meningite. Ma a questo punto anche capire cosa abbia portato il ragazzo a morire nell’arco di 24 ore. Da gennaio a ottobre sono stati trenta i contagiati da meningite, ma l’assessore lombardo alla Salute Giulio Gallera parla di “nessuna emergenza”.

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