Imprenditore fallisce ma salva immobile di famiglia

Più informazioni su

    (red.) Il 18 ottobre 2017 il Tribunale di Brescia, in persona del giudice Del Porto, ha sospeso, accogliendo l’opposizione presentata dall’avvocato Francesco Giovanni Sapia del Foro di Milano, un’esecuzione su di un’immobile di proprietà di un costruttore che, “strangolato” dalle banche e dalla crisi, era stato dichiarato fallito nel 2015. Lo stesso, infatti, nel 2010, per far fronte alle continue pressioni delle banche, aveva sottoscritto due fideiussioni a garanzia dei debiti della sua società, esponendo la residenza della sua
    famiglia al soddisfacimento della Ubi Leasing s.p.a. e della Banca di Credito Cooperativo di Brescia, per un totale di euro 6.600.000,00.

    L’avvocato, muovendo dalla precedente stipula di un fondo patrimoniale, è riuscito, a discapito della giurisprudenza costante di merito e di legittimità, a dimostrare che una fideiussione stipulata per debiti di una società esula dalla definizione di “bisogno della famiglia”, ottenendo un provvedimento di sospensione che fa giurisprudenza nei rapporti tra banche e debitori.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.