Fermati con uccelli protetti a Orio. Anche bresciani

Finanza, Dogane e forestali di Brescia hanno denunciato otto cacciatori all'aeroporto di Bergamo. Hanno importato specie uccise e protette dalla Romania.

Più informazioni su

(red.) Martedì mattina 10 ottobre gli agenti della Guardia di Finanza di Orio al Serio con l’Agenzia delle Dogane e i carabinieri forestali di Brescia hanno scoperto 1.119 uccellini protetti tra pispole, voltulini, tottovilli, lucherini, ballerine, fanelli, cardellini e strillozzi uccisi e stipati in grandi valigie refrigeranti per conservare meglio la carne. Il blitz è scattato all’aeroporto bergamasco dove sono stati beccati otto cacciatori, residenti tra le province di Brescia e Vicenza. Tutti erano appena rientrati con un volo da Bacau, in Romania.

Per loro è scattata una denuncia per aver abbattuto illegalmente gli animali protetti e ora sequestrati, oltre ad averli portati in modo fraudolento in Italia. Dopo l’episodio, interpellata dall’Eco di Bergamo, è intervenuta anche la Lega italiana protezione uccelli (Lipu) che ha annunciato di volersi costituire parte civile nell’eventuale processo contro i denunciati. “Meritano una punizione esemplare. Uno scandalo, quello della caccia all’estero, di cui si parla poco ma che costituisce un grave problema per gli uccelli migratori, un patrimonio che appartiene a tutta la comunità.

Se iscritti ad associazioni venatorie – dicono dall’associazione – sarebbe il caso che questi bracconieri venissero espulsi dalle loro stesse organizzazioni. Non si può tacere di fronte a questo furto di biodiversità e al business milionario che ruota attorno alla tragica farsa del turismo venatorio. Questa vicenda rappresenta una pessima figura dell’Italia a livello comunitario”. Della vicenda si è occupata anche Striscia la notizia con un servizio di Edoardo Stroppa andato in onda mercoledì 11 ottobre (guarda il video).

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.