Palazzolo, tenta stupro durante volantinaggio

Lunedì mattina un 25enne pakistano che stava consegnando volantini ha cercato di violentare una 55enne tornata da una corsa. I vicini l'hanno poi salvata.

(red.) A metà mattina di lunedì 2 ottobre si è verificato un tentativo di stupro a Palazzolo, nel bresciano, sventato solo grazie all’intervento dei vicini di casa della vittima. Erano le 10, quindi nel pieno del giorno, quando una donna di 55 anni, di origine piemontese ma residente con il compagno da alcuni anni in paese, era uscita di casa per una corsa mattutina. Il marito, invece, stava portando in giro il cane tra le vie della zona. L’area è quella compresa tra via Toti, Falcone e Dalla Chiesa dove abita la coppia nel quartiere residenziale. In quei minuti sul posto è giunto un furgone che ha fatto scendere alcuni impiegati come distributori di volantini pubblicitari, mentre il titolare ha affidato loro il materiale da infilare nelle cassette postali.

Nel momento in cui la 55enne era tornata dall’attività sportiva, all’esterno dell’abitazione stava facendo stretching. E’ stato in quell’attimo che un 25enne pakistano addetto alla pubblicità ha mollato a terra i volantini e poi ha aggredito da dietro la donna tappandole la bocca e calandosi i pantaloni. In qualche modo la 55enne è riuscita a urlare e a liberarsi attirando l’attenzione, tra i primi, di un vicino di casa 81enne che stava lavorando in un orto proprio al confine tra la sua abitazione e il parcheggio teatro della violenza. L’anziano non ci ha pensato due volte a farsi dare un passaggio da un automobilista e insieme si sono prodigati per allontanare il 25enne e salvare la donna che era rimasta a terra e parzialmente svestita.

Tanto che il violentatore ha anche cercato di provocare l’anziano con la violenza, ma inutilmente. Le urla hanno attirato l’attenzione anche di altri residenti del quartiere che hanno subito chiamato i carabinieri. Sul posto sono giunti i militari di Palazzolo e quelli della compagnia di Chiari che hanno arrestato il 25enne. Attualmente si trova in caserma in vista della convalida del fermo. La vittima, invece, con diversi lividi, è stata condotta all’ospedale “Mellini” di Chiari per tutte le medicazioni del caso. Nel pomeriggio è poi stata accompagnata dal marito a casa per una prognosi di alcuni giorni.

Negli stessi minuti si è ripresentato anche l’anziano che l’aveva salvata e che si è sentito rassicurare sulle condizioni della 55enne. “Ma io non sono un eroe – ha subito detto – ho solo fatto quello che era giusto”. In ogni caso i militari riascolteranno le versioni della donna quando starà meglio, soprattutto dal punto di vista psicologico, oltre al compagno. Ma intanto in paese è scoppiata la polemica politica alimentata dalla Lega Nord che dice di aver sollevato da tempo la questione della presunta scarsa sicurezza. Il sindaco Gabriele Zanni, che ha mostrato la solidarietà e vicinanza dell’intero paese verso la vittima, ha invitato a non strumentalizzare e nemmeno a fare “sciacallaggio politico”.

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