Inchiesta doping da Trento, c‘è anche Brescia

Perquisizioni dei carabinieri del Nas martedì in Lombardia (anche a Ponte di Legno), Veneto, Trentino e Friuli per sostanze dopanti a una gara body bulding.

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(red.) Un’inchiesta sul doping ha portato martedì 26 settembre i carabinieri del Nas a muoversi in Trentino, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia-Giulia per varie perquisizioni su mandato della procura di Trento. Cento militari hanno operato tra le province di Trento, Brescia (a Ponte di Legno), Treviso, Padova e Udine. Perquisite anche alcune case e due palestre a Dimaro in Val di Sole e Mirano a Venezia, oltre che in Lombardia e Veneto coinvolte.

Qui sono stati scoperti anabolizzanti e steroidi illegali e pericolosi per la salute. Ci sarebbero tre indagati, di cui due trentini e un veneto: sono il titolare della palestra “Body’s Fun” di Dimaro Franco Falcone, il preparatore atletico Ivan Pavan e la compagna di lui Katia Bontempelli. Nei loro confronti non è stata disposta alcuna misura cautelare.

L’indagine era stata aperta dopo la gara di body building “Hercules Olympia Italy Area Nord” del 2016 a Vicenza e che aveva visto anche un blitz dei Nas per l’antidoping. Quindi, una partecipante era stata trovata positiva e si è risaliti alle sostanze dopanti che arrivavano da Olanda, Germania, Thailandia e Moldavia. I prodotti sequestrati dai carabinieri – 2 mila pastiglie e 500 fiale – saranno controllati.

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