Caos vaccini, 5% nel bresciano non in regola

A Gussago un bambino sarebbe stato allontanato per approfondimenti dopo l'iscrizione valida. Il dirigente Maviglia in conferenza parla di "linea dura".

(red.) Tra il 5 e il 7% dei bambini che devono frequentare l’asilo nido e quello dell’infanzia nel bresciano non sono in regola con i vaccini. Di conseguenza non possono essere accettati nei vari istituti. E’ emerso lunedì 18 settembre dalla scuola “Tartaglia” dove il dirigente dell’ufficio scolastico Mario Maviglia con il prefetto Annunziato Vardé, l’assessore all’Istruzione Roberta Morelli e il consigliere Fabio Capra hanno tenuto una conferenza dei servizi davanti ai dirigenti scolastici. Ed è emersa una situazione caotica.

In realtà all’ufficio territoriale non sono arrivate segnalazioni di bambini allontanati dalle scuole, anche perché nel caso di non in regola qualcuno è rimasto direttamente a casa. Al contrario, a Gussago un piccolo studente non sarebbe stato fatto entrare all’asilo nonostante l’iscrizione valida. Il decreto sui vaccini prevede che entro l’11 settembre i familiari dei bambini da iscrivere agli asili avrebbero dovuto presentare il libretto delle vaccinazioni, oppure un’autocertificazione da approfondire entro il 10 marzo, quella gratuita del pediatra in cui si conferma il trattamento eseguito, quella sull’eventuale esonero o la richiesta di vaccinazione già presentata.

Ma si verificano situazioni particolari, come per alcune famiglie a Bovezzo, oppure a Roncadelle dove il 5% non è in regola e si paventano motivi inesistenti. Il dirigente ha parlato di “linea dura”, mentre entro il 21 settembre i dirigenti dovranno indicare i bambini che non possono frequentare gli asili perché non vaccinati e senza alcun documento che lo attesti. Entro il 31 ottobre è il turno del ciclo dell’obbligo, dai 6 ai 16 anni.

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