Delitto Erbusco, accusa: è stata Giulia a colpire

Giovedì si è aperto il processo per la ragazza rea di aver partecipato con il compagno, già condannato, all'omicidio di Riad Belkahala a Zocco nel 2016.

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(red.) Giovedì 14 settembre alla Corte d’Assise di Brescia si è aperto il processo nei confronti della 23enne Giulia Taesi, rea di essere coinvolta con il fidanzato Manuel Rossi, di 29 anni, nel delitto di Riad Belkahala, 49enne, nell’aprile del 2016 a Zocco di Erbusco, nel bresciano. Il compagno della ragazza, già processato con rito abbreviato, ha incassato una condanna a 17 anni di reclusione. L’udienza di giovedì davanti alla presidente Anna Di Martino ha puntato l’attenzione, invece, sul ruolo della giovane. Da sempre Manuel si è detto l’autore delle 81 coltellate inferte al pusher tunisino a bordo della sua auto.

Ma dalla ricostruzione emersa giovedì dal comandante della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri Gianpaolo Lorandi e dal consulente medico legale della procura sembrerebbe piena la responsabilità della ragazza. Come da sempre affermato dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani titolare dell’inchiesta. In pratica, per il tipo di ferite riportate dal 49enne a bordo della vettura, secondo l’accusa, poteva essere stato solo chi era di lato rispetto al tunisino a infliggere le coltellate. E dagli elementi pare che ci fosse proprio la 23enne sul sedile al fianco di Riad. Al contrario, il fidanzato sui sedili posteriori avrebbe tenuto fermo il 49enne davanti per consentire alla ragazza di colpire.

Tutto questo, in un panorama legato allo spaccio di sostanze stupefacenti. Infatti, quando i due fidanzati sono saliti sull’auto del nordafricano avrebbero avuto una lite con lui perché sembra che Riad fosse creditore per una partita di droga non pagata. Dal punto di vista giudiziario, anche per Giulia è stato chiesto e ottenuto il processo con rito abbreviato legato alla trascrizione di un’intercettazione ambientale. I legali, infatti, vorrebbero puntare sul fatto che il 49enne in quel periodo fosse agitato e che si fosse presentato con il coltello con cui poi è stato ucciso. Il processo è stato aggiornato al 24 ottobre quando è prevista la sentenza a carico della ragazza.

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