Bambina morta di malaria, giorno dell‘autopsia

Giovedì pomeriggio al Civile di Brescia l'esame su Sofia Zago. Si avranno quindi nuovi dettagli per capire come la bambina abbia contratto la patologia.

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(red.) Nel pomeriggio di giovedì 7 settembre sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Sofia Zago, la bambina trentina di 4 anni morta di malaria nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 all’ospedale Civile di Brescia. L’esame sarà compiuto proprio all’istituto di medicina legale del nosocomio cittadino e assisteranno anche due medici nominati come consulenti dalla procura di Trento. La magistratura altoatesina e quella bresciana, infatti, hanno aperto un’inchiesta, al momento senza indagati, per omicidio colposo.

L’autopsia servirà a fornire dei dettagli su cosa abbia portato la piccola ad ammalarsi e morire di malaria. Su questo scenario si resta ancora nel mistero, visto che la bambina non era mai stata all’estero, quindi nemmeno nei Paesi tropicali. Non è chiaro se sia stata una zanzara anopheles (l’unica in grado di portare la patologia) importata in Italia da qualche passeggero viaggiatore o se con altre forme di contagio. Per esempio, con i due fratellini provenienti dal Burkina Faso dopo una vacanza e che avevano contratto la malaria e in cura all’ospedale Santa Chiara di Trento proprio nel periodo in cui c’era anche Sofia.

L’esame autoptico servirà anche a chiarire se si tratti dello stesso ceppo, il Plasmodium falciparum, dei due africani. Su questo, l’Istituto Superiore della Sanità raccoglierà le tracce prelevate dal corpo della piccola per studiarle. Nel caso in cui dovesse essere confermato, la questione passerà alla procura di Trento per verificare che il contagio sia avvenuto al Santa Chiara. In caso contrario, si valuterà su Bibione o Portogruaro dove la piccola era stata in vacanza con i genitori e poi in ospedale nel periodo di ferragosto per una forma di diabete.

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