Un’Ati per la cascina del parco Gallo

La cascina del Parco Gallo in via Corfù riparte grazie ad un' Ati. Si riaprirà il bar-ristorante. Fra le iniziative, il reinserimento di ex detenuti come camerieri e cuochi.

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(red.) La cascina del parco Gallo, uno dei pochissimi polmoni verdi a Brescia Due, tornerà ad esistere.

L’edificio era chiuso per sfratto della precedente gestione. Sarà riaperto, entro il prossimo Natale, grazie ad un bando di gara per la concessione dell’immobile comunale, tenutosi Mercoledì 16 agosto, mediante asta pubblica.

L’onore del successo va al Raggruppamento Temporaneo di Impresa detto “Fare il Gallo”, formato dalla Cooperativa sociale Onlus Alborea di Rodengo Saiano, dall’associazione culturale Cieli Vibranti di via Grazie (promotrice della fortunata rassegna CidneOn) e dallo studio di architetti associati Rizzinelli&Vezzoli di via Sostegno.

L’obiettivo comune di queste tre diverse realtà è di far rivivere l’attività di bar e ristorazione, oltre che dar vita ad una nuova stagione di eventi, musica ed incontri in cascina.

La Cooperativa Alborea si occuperà del inserimento di ex-carcerati come lavoratori presso la cascina del parco Gallo. Almeno il 30% dei dipendenti di bar e ristorante, infatti, sarà composto da ex detenuti.

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