Accattonaggio: Semestre intenso a Brescia

La polizia locale ha scoperto anche che un gruppo di persone, ogni giorno, prendeva il treno da Verona e Desenzano per venire in città a "lavorare". Indagini aperte.

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(red.) Con 1.429 servizi di controllo dei parchi, per un totale di 5.716 ore effettive di pattugliamento, e 1.100 interventi anti accattonaggio e di contrasto ai parcheggiatori abusivi la Polizia Locale di Brescia ha messo in campo, nel primo semestre del 2017, un piano di monitoraggio del territorio ampio e articolato.                          
Il presidio delle aree verdi resta una priorità per l’Amministrazione comunale. Per contrastare i fenomeni di degrado sono state impiegate unità territoriali, reparti dei distaccamenti periferici, squadra cinofila e agenti in abiti civili.

Le attività, svolte soprattutto in orario pomeridiano, hanno riguardato tra gli altri i parchi Pescheto, Tarello, Ducos, Ducos 2, Parenzo, Lavecchia, via Bevilacqua, Trivellini, Mercantini, Campo Marte, Tommaseo, Ozanam, Zarz, Castelli, S.Antonio, Ozanam , Casazza, Corridoni, Parco Alpini di terra bresciana, via Bettole, via Serenissima, via Michelangelo, via Raffaello, via Tiziano, via Livorno, via Odorici, Castello, Nicoletto, Venturini, Caleppe e Gallo.

Dall’inizio dell’anno sono stati 1.429 gli interventi dedicati, per un totale di 5.716 ore, nel corso dei quali sono state identificate 256 persone. In 35 casi si è reso necessario il foto segnalamento e la denuncia a piede libero, dovuta per lo più al mancato rispetto delle normative sull’immigrazione.

Sono state 106 le operazioni che hanno visto impegnata l’unità cinofila: nei confronti di 11 persone sono stati emessi provvedimenti restrittivi della libertà per spaccio di stupefacenti. Ammontano a 188 le violazioni al Regolamento di Polizia Urbana nelle aree verdi, scattate soprattutto per azioni contro il decoro urbano o per consumo di alcool.

In totale, su tutto il territorio cittadino, i verbali per violazioni al regolamento di polizia urbana sono più che raddoppiati, passando da 500 a 1.071, e hanno riguardato principalmente accattonaggio, bivacco, consumo di bevande alcoliche, prostituzione e altri atti indecorosi.

Gli agenti hanno inoltre verificato che le persone con cani al seguito osservassero le disposizioni relative agli amici a quattro zampe e hanno controllato 54 persone, senza riscontrare anomalie. Sono anche stati sanzionati i conducenti di 39 veicoli che si erano introdotti in aree vietate.

Non sono mancati gli interventi per contrastare l’accattonaggio e l’attività dei parcheggiatori abusivi. Gli agenti hanno effettuato, nel primo semestre 2017, 1.100 controlli, sanzionando 283 persone e sequestrando, in totale, quasi 1.400 euro. Nei mesi di luglio e agosto gli interventi sono stati ulteriormente intensificati.

Sono stati pianificati, ogni mese, servizi specifici che si sono concentrati soprattutto nei luoghi dove la presenza dei parcheggiatori abusivi è più frequente: il “ring”, la zona della stazione e i parcheggi delle aree ospedaliere. In alcuni casi le operazioni sono state portate a termine in abiti civili e con vetture di copertura.

La maggior parte degli episodi di accattonaggio, il 71% del totale, si è verificata nelle zone periferiche della città mentre il rimanente 29% ha riguardato il centro storico. Ad essere più frequentemente interessate dal fenomeno sono state soprattutto le intersezioni suburbane. In via Cadorna, via Diaz e viale Duca d’Aosta sono stati accertati 48 illeciti, in via del Risorgimento, via Montelungo e via Oberdan ne sono stati registrati 35, in via Orzinuovi e via Roma 25, in piazzale Arnaldo 41.

La possibilità di sequestrare il denaro è, a oggi, il solo deterrente utile che, in qualche modo, può far desistere dall’attività di accattonaggio poiché il pagamento delle sanzioni, assolutamente residuale, corrisponde allo 0,04 % del totale delle multe (dato del 2016).

In situazioni particolari la Polizia Locale può chiedere alla Prefettura di emettere un decreto di allontanamento dal territorio comunale a carico di un cittadino comunitario se, ad esempio, non ha risorse sufficienti per non diventare un onere a carico dello Stato.

In un caso specifico, a una persona che si dedicava all’accattonaggio che era stata sanzionata ben tredici volte, è stato notificato il provvedimento di allontanamento con l’obbligo di presentarsi all’autorità consolare italiana in Romania. Anche per altre sette persone si sta procedendo in tal senso.

Il Comando di via Donegani ha scoperto inoltre che alcune persone che si dedicano all’accattonaggio raggiungono Brescia in treno da Desenzano e da Verona. Sono stati quindi effettuati interventi congiunti con le altre forze dell’ordine che hanno consentito di recuperare, in alcuni campi nomadi, diversi oggetti di valore, provento di furti in appartamenti. Sono tuttora in corso indagini per verificare se, alla base del fenomeno, esista un’organizzazione che costringe queste persone a chiedere l’elemosina sottoponendole a pressioni fisiche o psicologiche.

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