A2A: pronto investimento per fermare gli sprechi

La società del gruppo guidato da Giovanni Valotti, sta per iniziare un lavoro quinquennale di investimenti da 171 milioni di euro per migliorare il sistema idrico bresciano.

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    (red.) L’Unione Europea prende sul serio le tematiche ambientali. O meglio, rifila multe molto salate a chi non rispetta le norme sulla depurazione del ciclo idrico, mentre molti pozzi, nel territorio bresciano, sono a rischio contaminazione.

    L’autorità d’ambito che governa il ciclo idrico integrato bresciano, la ATO, ancora lo scorso autunno, ha avviato un piano da 171 milioni di euro per il risanamento delle acque bresciane: da quella che esce dal lavandino di casa, ai sistemi di scarico fognari.

    Nei comuni serviti da A2A ciclo idrico, si attueranno lavori destinati alla realizzazione di nuove reti e nuovi impianti, oltre che alla manutenzione di quelli già esistenti. Gli investimenti per nuove opere saranno diluiti in 5 anni e avranno un costo di 110 milioni di euro.

    I maggiori finanziatori saranno i comuni cittadini che, nel prossimo triennio, si devono aspettare rincari anche del 8,5% sulle bollette di luce, gas e sistema idrico, per far fronte alla spesa.

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