Montichiari, moria nel Chiese per scarico caldo

Le guardie ecologiche e la polizia provinciale hanno trovato temperature alte nel punto in cui arriva l'acqua collegata a uno stabilimento delle vicinanze.

(red.) Ci sono sviluppi nella vicenda dell’inquinamento del fiume Chiese a Montichiari, nel bresciano. La situazione si era aggravata a luglio, ma era già partita a giugno tanto che il Comune aveva emesso un’ordinanza per il divieto di balneazione e pesca sul posto. A luglio, di fronte alla moria di pesci, era partita anche una denuncia alla procura di Brescia che continua a indagare sulla situazione. E a breve potrebbe ricevere del materiale.

Le guardie ecologiche volontarie con la polizia provinciale, infatti, tra fine luglio e i primi giorni di agosto hanno prelevato dei campioni di acqua nella zona di San Pancrazio tra le più colpite per la presenza di pesci morti. E’ stato scoperto che l’acqua in quel punto aveva una temperatura di 35 gradi, ben oltre i 15-20 per garantire la vita della flora e fauna del posto.

Si è risaliti anche a uno scarico meteorico che getta acqua direttamente nel torrente e che sembra venga usato in maniera illegale da uno stabilimento nelle vicinanze. In pratica, l’acqua di raffreddamento usata a livello industriale, invece di seguire un percorso regolare di legge finisce nello scarico abusivo. Ora verranno presi tutti i provvedimenti del caso.

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