Scontri Brescia-Cagliari, ci sono due arresti

Entrambi 26enni, sono un cagliaritano e un bresciano. Un altro denunciato: nella sua auto spranghe e bastoni. Dalla questura attesi altri provvedimenti.

(red.) Il primo bilancio è di due 26enni arrestati e un 43enne denunciato a piede libero dopo gli scontri avvenuti all’esterno dello stadio di Palazzolo sabato pomeriggio 22 luglio, prima della partita amichevole tra Brescia e Cagliari. Alle 17 all’interno dell’impianto era in programma il match, che poi si è disputato regolarmente, finendo 2-2 e davanti a 2.500 spettatori. La rissa con bastoni e aste delle bandiere si era consumata intorno alle 15,30 dietro le tribune e ha coinvolto un centinaio di persone tra ultras bresciani e quelli del Cagliari.

Erano circa 40 quelli arrivati dalla Sardegna, insieme ad altri 60 residenti nel bresciano e arrivati dalle province vicine. Negli scontri si sono inseriti i carabinieri di Chiari e Palazzolo che hanno cercato di evitare altre tensioni e di riportare la situazione alla calma, anche con i lacrimogeni. Ma alla fine quattro militari sono rimasti contusi. La rissa è proseguita fino a pochi minuti prima dell’inizio del match quando poi la situazione all’esterno si è calmata per dare spazio al calcio giocato all’interno dello stadio e dove non si è verificato alcun problema.

La Digos della questura di Brescia ha iniziato a operare subito dopo gli scontri, acquisendo le immagini riprese dalle telecamere presenti sul posto, ma anche quelle dei residenti in zona che avevano allertato le forze dell’ordine e ripreso con i cellulari l’intera scena. Così si è arrivati all’arresto immediato del 26enne cagliaritano che stava per imbarcarsi sull’aereo verso la Sardegna e all’altro coetaneo bresciano residente in provincia.

Nei guai è finito anche il palazzolese 43enne denunciato, dopo che nella sua auto sono state trovate spranghe e bastoni, facendo subito pensare a una rissa organizzata. Lunedì 24 luglio è attesa la convalida del fermo dei due ultras, ma è probabile che la questura nei giorni successivi faccia scattare altre denunce nei confronti di chi è stato coinvolto negli scontri.

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