Trenzano, su Facebook post fascista sindaco

Andrea Bianchi aveva scritto "tornerà il fascismo". E lo aveva già fatto nel 2015. E conferma la tendenza. Lui Lacquaniti (Mdp) ora chiede le dimissioni.

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(red.) Il sindaco bresciano di Trenzano Andrea Bianchi è tornato al centro della bufera per un post su Facebook pubblicato martedì 11 luglio e inneggiante al fascismo. “Stato di merda, tornerà il fascismo” aveva scritto nelle prime righe del suo testo sul popolare social network. E il primo cittadino non è nuovo a questo tipo di esternazioni, visto che già nel 2015 era stato denunciato per vilipendio allo Stato.

Dopo l’ultima uscita pubblica attraverso Facebook, il deputato bresciano del Movimento Democratico Progressista Luigi Lacquaniti ha chiesto che il primo cittadino si dimetta. Della vicenda si è interessato anche il prefetto di Brescia Annunziato Vardé cui era stato segnalato quel post contestato.

Per questo motivo il primo inquilino di palazzo Broletto ha già annunciato che denuncerà Bianchi alla polizia postale. Mentre Lacquiniti sottolinea come il sindaco di Trenzano abbia rilevato la propria tendenza fascista “che è contro la Costituzione”. Dall’altra parte, il primo cittadino ha aggiunto come, dopo quel post incriminato, abbia ricevuto alcune minacce.

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