Controlli Ats nella Bassa, allevatore nei guai

Il servizio veterinario ha trovato delle irregolarità nel trattamento farmacologico degli animali. Anche un controllo ambientale ha dimostrato tante cose che non andavano.

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(red.) Mercoledì 12 luglio un dirigente Veterinario del Distretto di Leno di ATS Brescia, e personale dei Carabinieri Forestali di Brescia, hanno realizzato un accertamento congiunto presso un allevamento di bovini nella Bassa bresciana.

L’attività di farmaco sorveglianza, che ha riguardato la visione del registro unificato delle scorte, i trattamenti farmacologici eseguiti e la verifica delle scorte di farmaci, ha evidenziato criticità, in quanto alcuni prodotti somministrati agli animali erano conservati in locali non autorizzati, in difformità da quanto previsto dalla normativa e dall’autorizzazione rilasciata dall’Ats di Brescia.

In seguito c’è stata una più ampia ispezione che ha riguardato anche i locali dell’azienda. Qui sono emerse numerose criticità in materia ambientale e sul benessere degli animali: sono stati rinvenuti rifiuti speciali, metallici, fusti in plastica, bancali di legno dismessi, flaconi di medicinali e siringhe esauste, depositati in maniera non conforme; un autocarro in evidente stato di abbandono; 4 carcasse di animali (vacche e vitelli).

Inoltre, in una stalla, sono state rilevate condizioni igienico-sanitarie non adeguate rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, che addirittura comportavano una difficoltà di deambulazione degli animali. A seguito di quanto riscontrato, i Carabinieri hanno informato l’Autorità Giudiziaria. Il titolare dell’azienda, un cittadino italiano, è stato deferito per il reato di deposito incontrollato di rifiuti speciali sul suolo, nonché detenzione di animali in condizioni incompatibili alla propria natura.

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