Prevalle, ufficio gender finisce in Parlamento

Il deputato bresciano Lacquaniti (Gruppo Misto) ha annunciato un'interrogazione contro lo sportello che si apre l'1 luglio in Comune. "Iniziativa omofoba".

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    (red.) Chiuderlo prima ancora di aprirlo. Ha creato numerose polemiche la decisione del sindaco di Prevalle, nel bresciano, Amilcare Ziglioli, di aprire da sabato 1 luglio in municipio un ufficio contro la teoria gender. Uno dei primi a rispondere a questa scelta è stato il deputato bresciano del Gruppo Misto Luigi Lacquaniti che ha annunciato un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al Ministero dell’Interno.

    Chiederà che lo sportello non venga aperto e, nel caso di apertura confermata, di chiuderlo perché sarebbe un’iniziativa omofoba. A gestire lo sportello sarà un’insegnante della scuola elementare del paese Sara Prandini, come iniziativa a tutela della famiglia tradizionale. Ma sulla decisione sono piovute un mare di critiche, tenendo conto che già nel 2015 il primo cittadino si era reso protagonista di un’azione particolare.

    Sui pannelli luminosi, infatti, aveva fatto scrivere che il Comune non riconosceva l’ideologia gender. Questa nuova scelta viene ritenuta omofoba dal deputato bresciano, che inquadra anche un presunto abuso d’ufficio nei confronti del primo cittadino. Infatti, aprire un ufficio pubblico e usare i pannelli luminosi in quel modo improprio e “contro la Costituzione” può indurre a finire a carte bollate.

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