Villongo, indagata donna che ha investito albanese

Accusa di omicidio colposo per Donatella Chiari che lunedì mattina aveva travolto e ucciso in auto Agrou Bashmeta fuori dalla biblioteca in cui lavorava.

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    (red.) Evidentemente le sollecitazioni della famiglia di Agrou Bashmeta, il 43enne albanese presunto stalker investito e ucciso lunedì mattina 19 giugno fuori dalla biblioteca di Villongo, nella bergamasca, sono servite. La procura orobica, infatti, attraverso il sostituto Gianluigi Dettori, ha deciso di aprire un’inchiesta e disporre l’autopsia sull’uomo. A investirlo era stata Donatella Chiari, 44 anni ex agente di polizia locale a Chiari, nel bresciano, dove abita e attualmente dipendente della biblioteca di Villongo.

    La donna è stata iscritta nel registro degli indagati – atto dovuto come dicono dalla procura – con l’accusa di omicidio colposo. A lei è stato anche sequestrato il cellulare per consentire agli inquirenti di verificare i messaggi e la corrispondenza virtuale che la donna aveva con la vittima. Almeno fino alla sera di domenica 18 quando la 44enne, presentandosi dai carabinieri di Chiari, aveva detto di essere stata inseguita e speronata in auto proprio dall’albanese che conosceva molto bene.

    Ma con uno scambio di messaggi tra minacce per la richiesta di soldi e di uccidere il figlio della donna. Poi lunedì mattina, mentre andava al lavoro, Donatella si era trovata di fronte ancora Bashmeta armato di coltello e con cui l’avrebbe minacciata e tentato di ferire. La donna era scappata verso la sua auto nel parcheggio e ingranato la retromarcia per fuggire, ma nella corsa ha investito, sembra involontariamente, l’uomo albanese. Nel frattempo è stata anche disposta una perizia cinematica per ricostruire nei dettagli la sequenza dell’incidente. Si vuole anche capire se tra i due ci fosse solo un’amicizia di lunga data o una relazione.

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