Straordinari pagati come trasferte, denunciato

(red.) Dopo il caso recente in Valcamonica, la provincia di Brescia finisce ancora al centro di episodi di evasione fiscale. Stavolta è successo a Sarezzo, in Valtrompia, dove nel mirino è finita un’azienda che lavora nella fabbricazione di strutture e parti assemblate di metallo. La Guardia di Finanza di Gardone ha scoperto che il titolare faceva figurare come trasferte le ore di lavoro straordinario che conducevano alcuni dipendenti.

In questo modo non pagava le tasse su quegli importi dati in busta paga. In tutto si parla di un’evasione da 210 mila euro. Le Fiamme Gialle sono arrivate all’azienda saretina dopo aver condotto una verifica fiscale sugli ultimi cinque anni di lavoro dell’impresa. Così hanno scoperto il trucco usato dall’imprenditore che gli ha permesso di risparmiare gli importi che avrebbe dovuto versare come imposte sui dipendenti e basate sullo straordinario.

Nel mirino sono finiti i cedolini di dieci lavoratori e dove compariva la voce “trasferte” in corrispondenza dell’orario di lavoro oltre l’ordinario. Infatti, a casa del titolare sono stati trovati i cartellini mensili degli addetti in cui erano effettivamente riportate le ore di straordinario. Il datore di lavoro è stato denunciato per omessi versamenti di ritenute fiscali, contributive e assistenziali.