Tav Brescia-Verona, “i lavori da autunno“

Annuncio dell'ad Ferrovie dello Stato Mazzoncini venerdì a Brescia per inaugurare mostra su alta velocità. Niente shunt, cantieri via Sostegno e scalo merci.

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(red.) “Rinascimento ferroviario”. Così l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini ha definito il futuro di Brescia dal punto di vista delle infrastrutture dei treni, per quanto riguarda l’alta velocità. L’occasione è arrivata venerdì 26 maggio all’inaugurazione di una mostra, insieme al sindaco Emilio Del Bono, sulla tav in Italia e allestita sulle pareti del nuovo sottopasso in stazione. E’ stato anche il momento in cui Mazzoncini ha annunciato che in autunno partiranno i lavori della tav Brescia-Verona.

Nonostante su tutto questo sia ancora pendente un ricorso al Tar, che comunque non preoccupa lo stesso amministratore delegato. A giugno il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) darà il via libera al progetto definitivo per avviare i cantieri. Si partirà dalla costruzione delle gallerie sul lago di Garda e che rappresentano l’elemento più complesso. Sul piatto ci sono 2,2 miliardi di euro utili per realizzare la tratta da Brescia a Verona e per una durata di cinque anni. Mazzoncini ha anche sottolineato che l’impatto a livello ambientale sul Garda è stato diminuito al 3% per quanto riguarda i cantieri nella zona del Lugana e “più di così non potevamo fare”.

Il Cipe a giugno indicherà due alternative, cioé lo shunt con il passaggio per Montichiari, oppure il transito direttamente in città. E l’amministratore di Fs propende per la seconda, visto che già ogni anno transitano dalla stazione 16 milioni di passeggeri. E per ridurre l’impatto sulle case vicine ci sarà un tunnel che assorbe i rumori del transito dei mezzi. Nel frattempo sarà riqualificata anche la linea Brescia-Parma, con tratte suburbane verso Ghedi e Montichiari, aeroporto compreso. Questo genere di percorso secondario potrà essere portato anche tra Brescia e Rovato e tra Brescia, Rezzato e Desenzano.

Per il momento si stanno concludendo i lavori per costruire le banchine sui binari ad alta velocità nella zona sud della stazione, oltre alla bonifica a Roncadelle. Subito dopo si affronterà la riqualificazione di via Sostegno con accesso pedonale alla stazione e una serie di servizi tra taxi, parcheggi, biciclette a noleggio e corse del trasporto pubblico. Queste opere ridotte saranno pronte entro il 2018. Nello stesso anno è previsto anche il nuovo scalo merci della “piccola velocità” in via Dalmazia, in anticipo su Milano. Un sistema in grado di gestire treni lunghi fino a 750 metri e che alimenterà, insieme alla città meneghina e Piacenza, il traforo del San Gottardo. Sull’opera sono previsti 53 milioni di euro.

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