Rovato invasa da nidi di vespe e dalle pecore

Da alcune settimane è chiuso il parco San Donato per la presenza di insetti sugli alberi e non ancora disinfestati. Cittadini lamentano anche ovini in centro.

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    (red.) Un parco chiuso da settimane per alcuni nidi di vespe e greggi di pecore che attraversano il paese, fino al centro abitato. Succede a Rovato, nel bresciano, e ne dà notizia il Giornale di Brescia. Da diversi giorni all’area verde San Donato, a due passi dal Castello Quistini, del nastro bianco rosso impedisce l’accesso al parco i cui cancelli restano chiusi “perché l’area non è agibile per motivi di pubblica sicurezza e incolumità”. All’interno, infatti, si sono formati dei nidi di vespe tra gli alberi e che rendono il parco non frequentabile.

    Il Comune, tramite il sindaco Tiziano Belotti, ha già predisposto le operazioni di disinfestazione, ma ancora non sono state compiute. Tra l’altro, l’area verde nei giorni precedenti all’allarme era stato interessato da una serie di lavori al laghetto interno e agli arredi per riqualificare l’oasi naturale in vista di una migliore apertura. Ma attualmente il parco resta inaccessibile. In più, dal paese arriva un altro allarme segnalato da alcuni cittadini e riportato ancora dal quotidiano.

    Tra via Plodio e via Viazzolino, infatti, si parla di pecore che in massa attraversano il centro abitato, proprio davanti alle abitazioni della zona. Una situazione che ha spinto il quartiere a scrivere al Comune, al distretto veterinario e all’istituto zooprofilattico per chiedere di intervenire. Infatti, percorrendo la strada gli ovini lascerebbero tracce maleodoranti ed escrementi che attirano gli insetti. Ma il primo cittadino Belotti sottolinea che, essendo Rovato un paese anche di campagna, può capitare di assistere a queste scene.

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