Bozzoli, altri sei mesi di indagini su Ghirardini

Il pm ha firmato la proroga per avere altri elementi su cosa abbia portato alla morte dell'operaio. E torna a parlare anche il fratello dello scomparso.

Più informazioni su

(red.) Mario Bozzoli e Giuseppe Ghirardini. A ottobre 2017 saranno passati due anni dal momento in cui si è aperto l’enigmatico “giallo” bresciano di Marcheno. Il primo scomparso l’8 ottobre e il secondo ritrovato senza vita, una settimana dopo il suo datore di lavoro, a Case di Viso a Ponte di Legno, in Valcamonica, con un’esca di cianuro nello stomaco. Per quanto riguarda proprio Ghirardini, l’ultima novità è la proroga delle indagini firmata dal pubblico ministero Mauro Leo Tenaglia.

Quindi, per la seconda volta in cui l’inchiesta viene allungata, ci saranno altri sei mesi di tempo per capire cosa abbia portato alla morte dell’operaio. Attualmente in procura è aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, ma è un’ipotesi cui le sorelle e l’ex moglie dell’uomo non hanno mai creduto. E continuano a chiedere la verità. Ecco perché hanno appreso con soddisfazione la proroga delle indagini, sperando che emergano elementi più certi e contando su una perizia tossicologica fatta eseguire da loro.

Dall’altra parte c’è Bozzoli e un’altra indagine, in questo caso per omicidio volontario e distruzione di cadavere. Per questa vicenda sono indagati i nipoti dello scomparso, Alex e Giacomo, così come gli operai Oscar Maggi e Abu. Una situazione generale che ha “distrutto” Adelio Bozzoli, fratello di Mario ed ex titolare della fabbrica di Marcheno in fallimento. Lo ha detto lui stesso al settimanale “Giallo” e come riporta Bresciaoggi.

Il dramma è partito quell’8 ottobre 2015 in cui si è verificata la scomparsa di Mario. Poi l’apertura delle indagini che ha coinvolto operai e titolari ha portato l’azienda verso la fine delle attività. Oltre a questo, Adelio Bozzoli che ha perso il fratello, di recente sta anche affrontando la morte della moglie dopo una malattia, dovuta secondo il coniuge proprio all’intera situazione. “Sono un uomo distrutto – dice Adelio a ‘Giallo’ – ma voglio che venga fuori la verità su mio fratello, così come su Ghirardini”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.