Aggressione Inzino scattata forse per un‘eredità

Il commercialista iseano Giampaolo Pizzetti avrebbe dovuto incassare lascito a favore di un'associazione indicata dal compagno defunto dell'autore del raptus.

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(red.) Sembra esserci un caso di eredità dietro la brutale aggressione avvenuta sabato mattina 20 maggio ai danni di un commercialista a Inzino di Gardone Valtrompia, nel bresciano. L’episodio si era verificato intorno alle 10 nei pressi del parco del Mella quando Alfredo Ninfa, 50enne residente in paese, ha commesso un agguato ai danni di Giampaolo Pizzetti, iseano 71enne professionista come assicuratore e amministratore di condomini.

Il primo ha colpito il secondo con una chiave inglese e un martello, poi ha cercato di togliersi la vita puntandosi un trapano alla testa. Subito dopo i fatti, è stato lo stesso 71enne ad attirare l’attenzione con le sue grida dal parco. Sono scattati i soccorsi che hanno portato anche all’arrivo dell’elicottero. L’aggressore, che sarà denunciato per lesioni, è stato portato all’ospedale Civile dove è in prognosi riservata, mentre la vittima è alla Poliambulanza di Brescia dove gli sono stati posti centinaia di punti di sutura per chiudere le vaste ferite.

I carabinieri chiamati a ricostruire quanto successo hanno scoperto che il professionista, attualmente attivo nel volontariato, aveva raggiunto la Valtrompia per incassare un’eredità che il compagno di Ninfa, scomparso la settimana precedente, aveva lasciato all’associazione dell’iseano. Oltre che a due realtà benefiche.

Ninfa temeva così di perdere tutto e quindi in un raptus di follia si sarebbe scagliato contro Pizzetti. In ogni caso l’aggressore sarà sentito dalle forze dell’ordine nel momento in cui sarà dimesso dall’ospedale. Anche il commercialista dovrebbe lasciare la Poliambulanza nei giorni successivi, ma ne avrà per alcuni mesi.

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