A Torino, continua il processo Stamina

Davanti alla Corte presieduta dal giudice Diamante Minucci, l'avvocato Massimo Bonvicino ha dichiarato che "tutti sapevano, ma nessuno ha detto mai nulla".

(red.) Giovedì 20 aprile, l’avvocato Massimo Bonvicini, durante il processo Stamina in corso a Torino, ha dichiarato che “Derelli e Terraroli vanno assolte. Non c’è una sola prova di responsabilità”. Per l’ex direttore sanitario degli Spedali Civili, Ermanna Derelli, e la segretaria del comitato etico, Carmen Terraroli, infatti, era stata chiesta una condanna a tre anni per associazione a delinquere, finalizzata alla truffa, e somministrazione di medicinali guasti, pericolosi per la salute.

Agli altri due imputati bresciani, il pediatra Fulvio Porta e il responsabile del laboratorio dove venivano effettuate le somministrazioni Arnaldo Lanfranchi, erano state chieste, invece, condanne a due anni e nove mesi.

Il legale difensore Bonvicini, davanti alla Corte presieduta dal giudice Diamante Minucci, ha posto la seguente domanda: “Regione Lombardia aveva autorizzato la terapia Stamina all’ospedale di Brescia e oggi chiede un risarcimento agli imputati?”. Infatti, sempre secondo l’avvocato, “Tutti sapevano tutto, Ministero e Regione Lombardia, ma non hanno detto nulla”. Il Ministero della Salute, Regione Lombardia e Medina democratica e Aifa si sono costituiti parte civile, chiedendo ai quatto imputati un risarcimento da quasi sei milioni di euro. 

 

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.