Insulti su Facebook a Iginio Massari, altre indagini

Quattro profili sono stati denunciati dal popolare pasticcere bresciano per i post minatori. Procura aveva chiesto di archiviare, ma giudice ha respinto.

(red.) Nei mesi precedenti a marzo il noto pasticcere bresciano, oltre che ospite e conduttore di programmi televisivi su Sky, Iginio Massari, era stato insultato e minacciato su Facebook. I messaggi provenivano da quattro profili, riconducibili a tre ragazzi di Milano e a uno di Roma. La vicenda è finita in tribunale nel momento in cui i collaboratori dell’artigiano gli hanno consigliato di denunciare la situazione.

Giovedì 23 marzo al palazzo di giustizia, come scrive il quotidiano Il Giorno, il giudice Luca Tringali ha disposto altre indagini. Il motivo è legato al fatto che la procura, dopo aver aperto l’inchiesta per diffamazione aggravata da un social network e minacce a carico di ignoti, aveva chiesto l’archiviazione. Il magistrato, infatti, aveva chiesto a Facebook di fornire i dati legati ai profili dai quali provenivano quei messaggi di insulti.

Ma dalla società a capo del popolare social network era stato detto che serviva una rogatoria per procedere. I tempi si sono quindi allungati fino al blocco del fascicolo e all’istanza di archiviazione. Che però giovedì è stata respinta dal giudice. Lo stesso presidente della corte ha sottolineato come non sia necessaria alcuna rogatoria. E’ sufficiente acquisire i dati anagrafici indicati nei quattro profili da dove sono stati lanciati gli insulti.

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