Bassa, è tornata in azione la “banda del sasso“

Un componente di una banda lancia una pietra contro lo specchietto di un'auto in corsa e la fa fermare fingendo di essere stata urtata. Facendosi dare soldi.

(red.) Nei giorni precedenti al 18 marzo sono stati segnalati diversi casi in cui la “banda del sasso” è entrata in azione. Tutta la provincia di Brescia la chiama così perché la truffa è ormai nota, ma sono ancora in molti quelli che finiscono nella rete dei malviventi. Gli ultimi episodi, di cui rende conto il Giornale di Brescia, arrivano dai paesi della Bassa, tra Roccafranca e Orzinuovi, lungo le strade secondarie. Il meccanismo del raggiro è molto semplice.

Al passaggio di una vettura, a velocità non alte (ecco perché sulle strade non principali), un componente della banda lancia un sasso rompendo uno degli specchietti dell’auto. A quel punto lo stesso gruppo, a bordo di un’auto, ferma l’altro mezzo fingendo di essere stato urtato. Così, per risolvere la situazione, spesso si chiedono anche 100 euro all’altro conducente e per evitare la constatazione amichevole. Gli obiettivi sono soprattutto donne sole in auto e magari a bordo di utilitarie.

Tuttavia, c’è chi non casca e altri che, invece, restano vittime del raggiro. Per esempio, una donna finita in uno di questi episodi è riuscita a scoprire la truffa nel momento in cui ha suggerito alla banda di chiamare la polizia per risolvere la controversia. Di fronte al “no”, la donna è tornata sulla vettura fingendo di prendere i soldi, ma è fuggita recandosi dai carabinieri. In un altro caso, al contrario, una persona ha dato 100 euro per chiudere la questione.

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