Brescia, violenza su una 20enne, condannato

Un magrebino 44enne, con precedenti, dovrà scontare 6 anni e nove mesi di carcere per l'episodio del 2009 al Carmine. L'accusa aveva chiesto pena più ampia.

(red.) Un cittadino magrebino oggi 44enne è stato condannato giovedì 23 febbraio dal tribunale di Brescia a 6 anni e nove mesi di carcere per una violenza sessuale ai danni di una 20enne all’epoca dei fatti. L’episodio si era consumato la sera del 18 maggio 2009 quando la ragazza, davanti a una fermata dell’autobus vicino alla stazione ferroviaria di Brescia, aveva visto un amico che poi le aveva presentato un conoscente, appunto il 44enne. La giovane avrebbe dovuto andare a casa dei genitori e ha accettato che il magrebino l’accompagnasse.

Tra l’altro, lo straniero aveva diversi precedenti alle spalle per spaccio di sostanze stupefacenti e già destinatario di un decreto di espulsione. Arrivati al quartiere Carmine, l’uomo, che aveva già assunto cocaina, ha convinto la 20enne a raggiungerlo in cantina e lì l’ha reclusa. L’ha obbligata a consumare droga, poi l’ha violentata. Subito dopo, la vittima con in mano il numero di cellulare che l’aguzzino le aveva dato, ha raggiunto la casa dei genitori raccontando tutto quanto le era successo. Poi è stata visitata in ospedale e ha denunciato la violenza ai carabinieri. Le indagini e il processo sono durati quasi otto anni, fino alla condanna.

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