Tav, “Governo chiarisca questioni aperte”

L'assessore Parolini chiede maggiore chiarezza sulla presunta accelerazione dei cantieri Tav: "Opera non deve infatti diventare un corpo estraneo".

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(red.) “L’accelerazione annunciata dal Governo non è sostenibile se non si chiariscono prima alcune questioni fondamentali ancora aperte come la realizzazione della fermata sul Garda, la qualità del servizio sulla linea storica, e le richieste di riduzione dell’impatto sul territorio che abbiamo avanzato”.

Così l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, commentando le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro in merito all’avvio dei lavori e ai tempi di completamento del lotto funzionale Brescia-Verona della TAV. “Quest’opera – ha aggiunto Parolini – non deve infatti diventare un corpo estraneo, ma un’infrastruttura utile anche ai territori che attraversa e l’accorciamento dei tempi di lavoro rischia paradossalmente di essere controproducente”.

L’assessore è poi tornato “sulle grandi potenzialità che la realizzazione di una fermata Tav sul Garda porta con sé”. “Una prospettiva – ha sottolineato Parolini – che ho illustrato al ministro Del Rio e che potrebbe far diventare l’area del basso Garda uno degli hub turistici più importanti d’Italia”. “Sfruttando infatti le prerogative dell’alta velocità, la realizzazione della ‘fermata Garda’ – ha rimarcato l’assessore – potrebbe affermare il Basso Garda come uno dei più importanti snodi ferroviari turistici europei. Abbiamo davanti un’opportunità irripetibile: Il Benaco, che già registra oltre 22 milioni di presenze l’anno, non solo infatti potrà migliorare l’accessibilità e crescere ulteriormente, ma diventerà sempre di più per i turisti un fulcro strategico per raggiungere nell’arco di una giornata altre importanti destinazioni turistiche nel centro-nord del Paese”.

“Si sono già svolti due incontri per approfondire questa prospettiva con i vertici di FS e di RFI, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane responsabile della gestione complessiva della rete ferroviaria nazionale, dai quali – ha terminato Parolini – sono emerse le prime condivisioni tecniche, che avvalorano la bontà di questa proposta”.

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