Immigrazione, “ecco cosa vogliono le Regioni”

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    (red.) La richiesta di attivare accordi bilaterali con i Paesi di provenienza per il rimpatrio di coloro ai quali viene negata la protezione internazionale e l’istituzione di hotspot in Nord Africa, per identificare chi ha diritto ad arrivare. Questi i principali contenuti della proposta unitaria elaborata dalla commissione Immigrazione della Conferenza delle Regioni cui ha partecipato l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali. Il testo sarà discusso dai governatori nella conferenza Stato-Regioni per una approvazione definitiva e sara’ poi inviato al ministro Alfano.

    REGIONI DEVONO ESSERE COINVOLTE. “Sono felice di registrare come su alcuni punti tutte le regioni italiane abbiano deciso di convergere, a testimonianza della condivisione del problema. Con questo documento chiediamo dunque il rispetto della legge, ci sembra puro buonsenso. Chiediamo inoltre di essere coinvolti nella gestione del fenomeno. Troppo spesso ci ritroviamo migliaia di immigrati inviati dal Governo sul territorio senza preavviso”.

    RIVEDERE QUOTE RIPARTIZIONE. “Alcune divergenze permangono. Lombardia, Veneto e Liguria chiedono di mettere per iscritto la conferma del reato di immigrazione clandestina e rimangono contrarie all’utilizzo delle caserme per l’accoglienza. Quelle strutture servono per ospitare gli agenti delle Forze dell’ordine, non gli immigrati. Non riconosciamo inoltre – ha aggiunto Bordonali – il documento del 2014 e chiediamo una revisione delle quote di ripartizione. I numeri di quel documento si sono infatti moltiplicati per 13-14 volte e in maniera unilaterale. Domani i governatori Maroni, Zaia e Toti affronteranno queste tematiche con gli altri presidenti per capire se esiste un punto di incontro”.

    IN LOMBARDIA SITUAZIONE INSOSTENIBILE. “Sono soddisfatta della bozza approvata. La Regione sta lavorando per risolvere una situazione che sul territorio lombardo e’ ormai insostenibile. Ospitiamo 22.000 richiedenti asilo, una cifra mostruosa alla quale vanno aggiunte le migliaia di clandestini che non fanno richiesta di protezione internazionale e che bivaccano nelle stazioni. E’ necessario – ha concluso Bordonali – bloccare le partenze e rimpatriare immediatamente tutti coloro che non hanno diritto a restare”.

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