Desenzano, capotreno aggredita

La donna è stata scaraventata a terra (ferendosi a schiena) da un coreano in giacca e cravatta, in Italia per lavoro. Aveva il biglietto non obliterato.

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(red.) Martedì mattina 27 settembre una capotreno è stata aggredita a Desenzano del Garda, nel bresciano, da un passeggero sul convoglio partito alle 8,25 dalla stazione di Milano Centrale e diretto a Verona. Ma probabilmente la donna mai si sarebbe aspettata che la persona davanti a lei fosse così violenta. Infatti, si trattava di un distinto 50enne coreano, con tanto di giacca e cravatta e in Italia per motivi di lavoro. La vicenda è raccontata dal Giornale di Brescia che segnala come la capotreno, insieme a una collega sul mezzo regionale di Trenord, abbia chiesto il biglietto al passeggero.
Nel momento in cui ha notato che non era stato obliterato, gli avrebbe fatto capire la situazione, senza emettere la multa, ma emettendo un altro tagliando aggravato da un costo in più di 4,20 euro. Poi avrebbe detto al coreano di scendere alla stazione di Desenzano per timbrare il nuovo biglietto e riprendere un altro convoglio. Ma alla fermata della città gardesana, la situazione è precipitata. L’uomo è stato invitato a scendere dal convoglio e, una volta giunto sulla banchina, ha iniziato ad agitarsi tanto da aggredire e spingere a terra la professionista.
Poi è risalito sul treno, continuando a inveire contro la donna. Almeno fino alla stazione di Peschiera dove poi è intervenuta la polizia ferroviaria per farsi carico dell’uomo, mentre la capotreno è stata trasferita all’ospedale di Verona per alcune ferite riportate alla schiena. Ha annunciato che nelle ore successive avrebbe sporto denuncia contro il passeggero. E la professionista rivela che si è trattato del quarto episodio di violenza subito in undici anni di lavoro. In un caso venne aggredita con una penna alla gola, in un altro presa a calci e infine ha rimediato un pugno. Il sindacato della Fit-Cisl di Brescia chiede a Trenord e alle istituzioni di intervenire.

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