Castenedolo, spaccio al bar, locale chiuso

Sei giorni a chiave per un'attività commerciale in cui a fine luglio era stato arrestato un italiano che aveva trasformato il ritrovo in una base per droga.

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(red.) Aveva usato un bar di Castenedolo, nel bresciano, come sede per spacciare sostanze stupefacenti tra i propri clienti abituali e quelli dell’attività commerciale, ma all’insaputa del titolare. Così alla fine di luglio, quando i carabinieri hanno approfondito la situazione in seguito alle numerose segnalazioni dal posto, sono intervenuti arrestando l’uomo, un italiano. Ma la notizia delle ultime ore, precedenti al 15 settembre, è la chiusura del locale per sei giorni, disposta dal questore di Brescia Vincenzo Ciarambino.
Il bar, infatti, era noto alla questura come un ritrovo di pregiudicati, spacciatori e stranieri riconducibili all’immigrazione clandestina. Tanto che per uno di loro era stato revocato il permesso di soggiorno. Secondo il provvedimento notificato dalla caserma di via Botticelli, il titolare non sapeva nulla di quella situazione, nonostante i cittadini sospettassero di più. Ma lo stesso barista non avrebbe nemmeno fatto nulla per evitare che nel suo negozio entrassero clienti dalla fama criminale.

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