Lettere al direttore

Iseo: fosso interrato e via Gorzoni allagata dal temporale

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    (red.) Le prime conseguenze negative sono già evidenti: é bastato un temporale a ferragosto per allagare interamente via Gorzoni, ad eccezione dell’area del “Conad” che è stata rialzata. Il fosso a fianco di via Gorzoni (strada pubblica, inglobata nel cantiere come fosse di proprietà privata) è sparito.
    E’ sparita anche via Gorzoni stessa, una strada comunale che non appare più nel Pgt (in nessuna mappa!) La via taglia a metà l’ambito Conad e fa quindi parte dell’ambito stesso. Se fosse così il Comune sarebbe uno dei lottizzanti, in quanto proprietario di parte dell’area. Forse è stata fatta sparire per evitare di avere tra i lottizzanti l’amministrazione stessa. Eppure le mappe catastali confermano che la via è comunale.
    Il temporale estivo ha dunque evidenziato quali guai combina all’assetto idrogeologico la cancellazione del reticolo minore nell’area Conad ma vi sono altre gravi difformità del progetto. Tra gli “obiettivi” dell’ambito di trasformazione, al secondo punto vi è la cessione dell’area per il potenziamento del Polo Scolastico dell’Antonietti. Con questo primo “ stralcio” di ambito, l’area non viene ceduta e quindi non si raggiunge l’ obbiettivo.
    Tra i “criteri di intervento” del Conad vi è al primo punto la “redazione di studio urbanistico unitario dell’intero intervento ”significa che andava fatto lo studio dell’intero ambito, anche se ne viene sviluppata solo una parte. Ciò implica che tutti “lottizzanti” debbano approvare lo studio unitario, perché è proprio questo studio che fissa dove e come verranno realizzate le opere rimanenti (cessioni, parcheggi, aree verdi, fabbricati, ecc.). Ma non è possibile realizzare il supermercato Conad perchè tra i “criteri di intervento” contenuti nel Pgt sono indicate le tipologie edilizie ammesse: e il commerciale (quindi il supermercato) è ammesso, ma solo al piano terra dei condomini.
    Non si parla di edifici interamente adibiti a commerciale. La tipologia proposta da Conad non èdunque ammissibile perché non è al piano terra di un condominio. Legambiente resta in attesa che il Tar di Brescia esamini il suo ricorso contro la realizzazione del Supermercato.

    Dario Balotta, presidente Legambiente basso Sebino

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