Brescia, rapine con scusa: posta da firmare

Nuova frontiera delle truffe in casa. Suonano al citofono fingendo di avere lettere da siglare. L'inquilino resta bloccato in ascensore e la casa è sgombra.

Più informazioni su

(red.) “Signora, c’è della posta da firmare. Può scendere, per favore?”. E la truffa con rapina è servita. Episodi del genere, di cui scrive il Giornale di Brescia, si sono verificati in città nelle settimane precedenti al 22 luglio e pochi giorni prima. Le zone colpite, in particolare, sono quelle di via Corfù, Mompiano, Brescia Due e ospedale Civile. La tecnica è semplice: un individuo o una banda si presenta al portone di un condominio e, suonando al citofono di uno degli inquilini ai piani alti, avvisa di una corrispondenza che ha bisogno di firme. A quel punto l’ignara vittima prende l’ascensore per scendere, ma la banda toglie la corrente per bloccarlo. Così i malviventi possono raggiungere l’abitazione.
E se all’interno ci sono altre persone, dicono che qualcuno è rimasto bloccato, creando preoccupazione e inducendo l’inquilino a vedere cosa sia successo, senza chiudere la porta a chiave. L’occasione per i ladri diventa così ancora più ghiotta. Con un episodio simile, da una casa di via Corfù sono spariti 10 mila euro in contanti e un orologio rolex. In questo caso i malviventi sono riusciti a truffare un’intera famiglia. Il primo ha risposto al citofono scendendo in un ascensore e restando bloccato, il secondo, non vedendo rientrare il parente, resta chiuso in un’altra piattaforma. Infine, il terzo parente, avvisato dal malvivente, chiede aiuto e lascia la casa sgombra. Altri casi sono andati a segno nei quartieri di Mompiano e Brescia Due, mentre uno nella zona del Civile è sfumato. In quest’ultimo caso un inquilino ha cercato di aiutare una persona rimasta chiusa in ascensore e ha notato un individuo fuggire.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.