Doping, manager bresciano fermato in Kenya

Federico Rosa, 30 anni, è sospettato a Nairobi per sostanze assunte dai suoi atleti. Fu coinvolto nello scandalo della campionessa Rita Jeeptoo e assolto.

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(red.) Il bresciano Federico Rosa, 30 anni, figlio del medico iseano Gabriele e noto manager di campioni dell’atletica leggera e della maratona, si trova in carcere a Nairobi, in Kenya, essendo sospettato di essere coinvolto in una storia di presunta somministrazione di sostanze dopanti ai propri atleti.
Secondo notizie di stampa l’uomo era stato fermato nelle scorse settimane, ma poi rilasciato su cauzione. A distanza di pochi giorni è arrivato l’avviso di indagine per sei capi di imputazione.
Federico Rosa era finito nella bufera già nel 2015 quando una sua atleta, Rita Jeptoo, vincitrice di maratone a Chicago e Boston, fu trovata positiva all’epo. Anche quella volta il manager venne fermato, ma poi venne assolto con formula piena in quanto giudicato estraneo ai fatti.
La nuove misure più restrittive sull’antidoping – dopo lo scandalo che ha visto implicati molti campioni russi – hanno coinvolto anche la corsa keniota e gli atleti della federazione.
Il padre del giovane manager lo difende dalle accuse, sostenendo che la buona fede e la correttezza del comportamento di Federico Rosa verranno presto riconosciute, ma intanto il 30enne resta bloccato a Nairobi almeno fino a lunedì 18 luglio, quando la Corte è chiamata a decidere sulla richiesta di libertà provvisoria presentata dagli avvocati.

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