Brescia, GdF in Agenzia Entrate ed Equitalia

Tre funzionari sono accusati di aver incassato mazzette in cambio di favori fiscali. Altri sei indagati, di cui cinque imprenditori e un professionista.

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(red.) Mercoledì 22 giugno la Guardia di Finanza ha compiuto numerosi blitz e perquisizioni in tutta Italia (Brescia compresa) nell’ambito dell’operazione “Labirinto” innescata da un’indagine della procura bresciana. In particolare, le Fiamme Gialle sono andate a Cremona, Trento, in provincia di Caserta, nel veronese e a Castelfranco Veneto. Per quanto riguarda Brescia, sono state perquisite la sede dell’Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e di Equitalia. Sono stati raccolti diversi materiali contabili anche in 39 imprese a livello nazionale.
L’indagine ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone, tra cui tre dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Brescia, cinque imprenditori e un professionista. Secondo l’accusa, i dipendenti pubblici avrebbero incassato mazzette per non disporre controlli all’interno delle imprese o concedere agevolazioni su aiuti e rimborsi fiscali. I cinque imprenditori e il professionista, invece, sono accusati di aver emesso fatture false su operazioni inesistenti e legate a società cartiere intestate a prestanome. Durante le ottanta perquisizioni, i finanzieri hanno sequestrato 12 mila euro in contanti, 4,5 grammi di cocaina, 10 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, assegni bancari da 110 mila euro e 23 mila euro di cambiali.

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