Istruttoria Antitrust, parlano i vertici di A2a

"E' normale un approfondimento sulla questione. Meno concorrenza? Tutt'altro" dicono Valotti e Camerano per l'intesa con Lgh. Dibattito a Milano su società.

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(red.) “E’ normale che l’Antitrust chieda un approfondimento su operazioni del genere. Ma quando saremo sentiti, potremo spiegare il nostro progetto e comunque anche il Governo spinge sulle aggregazioni”. Intervengono così il presidente e amministratore delegato di A2a Giovanni Valotti e Valerio Camerano sull’istruttoria aperta dall’autorità garante della concorrenza e del mercato nell’intesa con Lgh. L’occasione è venuta venerdì 27 maggio durante la presentazione del nuovo piano di illuminazione pubblica per Brescia. L’ente statale ci sta vedendo chiaro e parla di “possibile posizione dominante che riduce la concorrenza nel settore”. La multiutility bresciana milanese, infatti, acquisendo il 51% di Linea Group Holding, diventa la prima azienda lombarda leader nell’energia, illuminazione e nettezza urbana. La chiusura è stata posticipata a dopo il 6 giugno proprio per i rilievi dell’Antitrust.
“E’ ovvio che unirsi porta a un’azienda in meno sul mercato – proseguono Valotti e Camerano – ma concentrazione e concorrenza non sono contrari. Anzi, con meno operatori e più grandi si creano più sfide”. La vicenda A2a, come segnala Bresciaoggi, irrompe anche nella campagna elettorale a Milano. La multiutility, infatti, è partecipata per il 50% dal comune meneghino e da Brescia. E le posizioni di due candidati, Stefano Parisi per il centro destra e Giuseppe Sala per il centro sinistra, sono contrarie. Il primo punta a dismettere le quote per incassare fondi da destinare alle case popolari, mentre il secondo sottolinea che i dividendi della società sono importanti per i due comuni e senza i quali sarebbero in difficoltà.

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