Brescia, sospetti su operazioni ai denti

(red.) I pazienti sottoposti a vari interventi odontoiatrici nei centri specializzati di Iseo e Orzinuovi e accreditati all’Asst (azienda socio sanitaria territoriale) hanno sostenuto le spese per le operazioni. E non c’è nulla di irregolare. Ma le stesse prestazioni sarebbero state addebitate anche al servizio sanitario. In pratica, sarebbero state pagate due volte. Al centro della vicenda, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, c’è l’imprenditrice Paola Canegrati, coinvolta nell’inchiesta della procura di Monza sulle tangenti nel campo della sanità. La stessa indagine che ha portato all’arresto del consigliere regionale della Lega Nord Fabio Rizzi.
Proprio Canegrati si era aggiudicata, in un modo ritenuto poco trasparente, vari centri odontoiatrici a Esine, Chiari, Leno, Salò, Iseo, Orzinuovi e Pisogne. Per quanto riguarda Esine, gli ispettori dell’Ats (ex Asl) hanno scoperto diverse fatture “gonfiate” e problemi di appropriatezza clinica. Alle sedi legate all’ospedale di Chiari, invece, è emersa l’ipotesi secondo la quale i pazienti sarebbero stati sottoposti a vari interventi ai denti senza eseguire tutti gli esami preventivi. Dalle carte dell’inchiesta emergerebbe anche come diverse operazioni siano state compiute in modo non corretto e con materiali di scarsa qualità.