Scontrini, multe a raffica della Finanza

(red.) Sei attività commerciali costrette, in via provvisoria, a chiudere i battenti e circa 4 mila infrazioni. E’ il risultato dei controlli eseguiti in nove mesi di operazioni da parte della Guardia di Finanza di Pisogne tra la bassa Valcamonica e il Sebino, nel bresciano. Le Fiamme Gialle si sono mosse in 420 ispezioni rilevando che in 3.918 casi non erano stati emessi gli scontrini. Il lavoro d’indagine ha coinvolto tutti gli operatori commerciali, dai panettieri che effettuano le consegne a domicilio ogni mattina, ai negozi di alimentari, ristoranti e pizzerie e bar. Con una media di due infrazioni al giorno, i militari hanno scoperto come il fenomeno del non battere lo scontrino non sia così isolato, mentre in certi casi il titolare emetteva la ricevuta, ma con un importo più basso rispetto a quanto avrebbe dovuto incassare.
Tra quelli colpiti, ci sono anche alcuni posteggiatori regolari che, in cambio della moneta per accedere ai parcheggi, non rilasciavano la ricevuta. Ma la Finanza ha accertato anche situazioni in cui i contratti di assunzione dei lavoratori non erano regolari e altri addetti senza alcun documento, quindi in “nero”. Alcuni commercianti sorpresi a non emettere lo scontrino sono stati multati per 500 euro (riducibile a 125 se pagati entro due mesi), mentre sei attività hanno dovuto abbassare le serrande perché, nonostante le multe, continuavano a non rilasciare le ricevute.