Delitto Erbusco, anche Giulia in carcere

Venerdì 22 i due accusati dell'omicidio di Riadh Belkahla sono stati interrogati dal gip. Si aggrava la posizione della giovane. Portata a Verziano.

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Erbusco(red.) Da venerdì 22 aprile anche Giulia Taesi, accusata con il fidanzato Manuel Rossi dell’omicidio di Riadh Belkahla, si trova in carcere. La coppia, 28 anni lui e 21 lei, è stata sentita dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia Giovanni Pagliuca per l’interrogatorio di convalida del loro fermo. Da quanto raccolto dal giudice, i fatti ricostruiti intorno al delitto della sera di martedì 12 aprile a Zocco di Erbusco, nel bresciano, sembrano essere più delineati. Giulia avrebbe avuto il debito di droga di 1.000 euro con il tunisino e gli avrebbe scritto un messaggio fissando un incontro per quella sera. A quel punto lei e il fidanzato sarebbero saliti sull’auto del 48enne per andare in una zona più isolata. In questi attimi e durante la corsa, la ragazza avrebbe chiesto al nordafricano di poter spalmare il debito. Ma l’uomo avrebbe estratto il coltello per minacciarla.
Negli stessi frangenti Manuel, che si sarebbe trovato sul sedile alle spalle dello spacciatore, avrebbe bloccato da dietro l’uomo spingendolo a colpirsi da solo con la lama. Al giudice ha poi raccontato che Giulia sarebbe scappata. Ma lo stesso gip ritiene, come il pm, che la giovane non possa non aver subito delle sessanta coltellate poi inflitte. Fuga ripresa dalle telecamere di video sorveglianza. Il numero di ferite e i futili motivi hanno portato il quadro indiziario ad aggravarsi per i due, con l’aggiunta della crudeltà. Il 28enne, infatti, subito dopo l’uccisione ha mandato un messaggio al tunisino cercando di avere un alibi. Ma pesa anche il fatto che per una settimana i due non abbiano avuto alcun tipo di rimorso. Dopo l’interrogatorio, Manuel resta a Canton Mombello, mentre la ragazza è stata trasferita dai domiciliari alla detenzione a Verziano.

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