Migranti a Castelcovati, Comune in rivolta

Il sindaco Gritti venerdì 15 ha incontrato il prefetto per l'arrivo di tre stranieri. Presente anche una delegazione della Lega Nord e di residenti.

Castelcovati(red.) Sono scoppiate le polemiche a Castelcovati, nel bresciano, per l’arrivo di tre migranti che giungeranno nel paese della bassa da lunedì 18 aprile. La più critica è stata proprio il sindaco Camilla Gritti che ha dato la notizia sul proprio profilo Facebook, alimentando la contrapposizione del Partito Democratico. Nel suo post il primo cittadino parla di “clandestini che prenderanno 35 euro al giorno e ospiti di un appartamento privato messo a disposizione da non so chi e nemmeno dove”. Al messaggio sul popolare social network è seguito l’incontro che Gritti ha svolto venerdì 15 aprile al Broletto con il prefetto Valerio Valenti. In occasione dell’appuntamento, all’esterno si è radunata la segreteria provinciale della Lega Nord e alcuni residenti di Castelcovati, disoccupati, per un presidio di protesta contro l’arrivo dei richiedenti asilo.
E’ stata sollevata anche la polemica sul fatto che i migranti sarebbero considerati utili per eseguire i lavori socialmente utili a favore del Comune. “Ma a loro vengono dati 35 euro al giorno, mentre ai 2 mila cittadini di Castelcovati con problemi economici non verrebbe dato nulla” commenta il sindaco. Al termine, la stessa Gritti ha parlato di un “incontro proficuo, il prefetto è stato disponibile e ci rendiamo conto che la colpa è del Governo”. I tre migranti troveranno posto in una casa privata affidata al Consorzio Concordia di Chiari. Ma il primo cittadino ha annunciato che, attraverso il Comune, verranno eseguite tutte le verifiche per controllare le condizioni dello stabile.

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