Abusi e sequestro, 40enne condannato

L'uomo aveva fatto pesanti avances a una ragazza appena conosciuta e non la faceva uscire dal suo locale. Per lui è arrivata la sentenza in carcere.

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tribunale slide(red.) Condannato a 2 anni e otto mesi di reclusione per violenza sessuale e sequestro di persona. E’ la pena inflitta venerdì 15 aprile dal giudice del tribunale di Brescia nei confronti di un 40enne che si trova già in carcere. I fatti per cui si è arrivati alla sentenza di primo grado si erano verificati alcuni mesi prima. L’uomo, residente a Chiari, nel bresciano, aveva conosciuto una ragazza di 30 anni, originaria dell’Est Europa, in un locale. A quel punto l’ha invitata a raggiungerlo in uno dei suoi locali a Ospitaletto, sempre in Franciacorta e si erano messi a giocare alle slot machine. Ma il 40enne aveva iniziato ad allungare troppo le mani sulla giovane, con pesanti avances. La 30enne aveva cercato così di allontanarsi per fuggire, ma non era riuscita.
La barista del locale aveva iniziato a urlare mentre l’uomo, sembra ubriaco, aveva telefonato alla sorella in quella notte. Dall’altro capo del telefono la parente aveva sentito delle urla e dei rumori pensando che il fratello fosse finito in qualche guaio. Così aveva allertato i carabinieri portandoli verso il locale. Intanto il 40enne e la sua vittima erano usciti per prelevare al bancomat e poi l’uomo era rientrato in auto con la barista. Al loro arrivo c’erano i carabinieri che lo hanno arrestato e condotto in carcere. Le indagini hanno portato al processo nel quale il sostituto procuratore Leonardo Lesti aveva chiesto 4 anni di reclusione. La pena è arrivata, ma ridotta.

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