Delitto Erbusco, indagini sul mistero

La vittima Riadh Belkahla, 48 anni, aveva avuto precedenti di droga e banconote false. Trovato martedì notte accanto all'auto in via Manzoni.

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Erbusco(red.) E’ un mistero ancora tutto da risolvere quello del delitto avvenuto a Zocco di Erbusco, nel bresciano, dove nella tarda serata di martedì 12 aprile è stato trovato il corpo senza vita di un uomo di 48 anni. La vittima, di origine tunisina, ma in Italia da più di vent’anni, si chiamava Riadh Belkahla e abitava a Rovato con la moglie dalla quale aveva avuto una figlia in età di scuola. Intorno alle 23,30 di martedì è stato un passante ad allertare il 112, insospettito dalla presenza di un’auto a quell’ora in via Manzoni, una zona che i residenti definiscono molto tranquilla e non ambiente di traffici illeciti. E’ un’area di campagna attraversata dalla piccola strada e a pochi metri da alcune villette a schiera. Qui è stata trovata la Mercedes e accanto il corpo del tunisino straziato dalle coltellate. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Brescia e di Chiari che operano in contatto con la Scientifica e la procura di Brescia tramite il sostituto Ambrogio Cassiani.
Per tutta la notte e fino all’alba di mercoledì 13 hanno controllato le zone limitrofe e ispezionato gli interni della vettura, trovando anche il cellulare della vittima. Sul corpo dell’uomo gli inquirenti hanno trovato decine di coltellate, dal numero ancora imprecisato, sul torace, le braccia, le gambe e le mani, come se il 48enne abbia tentato di difendersi. Secondo i primi rilievi, l’omicidio risalirebbe alle 22,30 e sarebbe avvenuto forse dopo un incontro con una o più persone. Appuntamento che si sarebbe svolto all’interno dell’auto. Poi, però, la situazione sarebbe precipitata per gli esiti dell’incontro e il suo o i suoi aggressori avrebbero agito d’impeto uccidendolo prima di fuggire.
Gli inquirenti ritengono che il delitto possa essere maturato per vicende di droga, visto che l’uomo aveva avuto precedenti penali. Era stato coinvolto in un giro di sostanze stupefacenti e di banconote false, tanto che una volta venne bloccato con addosso 10 mila euro contraffatti. Dopo i rilievi della Scientifica, il cadavere dell’uomo è stato ricomposto all’istituto di medicina legale dell’ospedale Civile di Brescia dove giovedì 14 sarà sottoposto all’autopsia disposta dal magistrato. Le indagini punteranno a sentire eventuali testimoni, conoscenti dell’uomo e a controllare il cellulare per vedere messaggi e chiamate. Insomma, ricostruire gli ultimi istanti di vita del 48enne.

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